Non profit

Disabili che fare nell’anno Ue?

Per piccole associazioni non profit l'opportunità dell'anno della disabilità può essere colta unendosi ad altre associazioni. (di Luisa Ancarani ed Alberto Giordano)

di Redazione

Come associazione non profit desideriamo conoscere le opportunità che l?Anno europeo delle persone disabili offre. Come si può partecipare e a chi rivolgerci per avere un orientamento e verificare la nostra idea progettuale rispetto al bando di gara? Cosa possiamo aspettarci da una partecipazione attiva? Quale sostegno finanziario possiamo attenderci? E, infine, avete qualche consiglio pratico da dare? Lettera firmata (email) L?Anno europeo delle persone con disabilità costituirà una grande occasione per promuovere una migliore comprensione della disabilità attraverso azioni mirate alla qualità della vita dei disabili, la vita autonoma e la piena partecipazione alla società. L?opportunità per le associazioni come la vostra è data dalla possibilità di essere coinvolte o coinvolgere altre associazioni. Il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri ad attivarsi. A livello nazionale si sono costituiti dei Comitati di coordinamento con il compito di gestire in autonomia la celebrazione dell?Anno 2003. In Italia il Comitato si è costituito il 31 luglio con la presenza di tutti i ministeri, i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni, quelli delle organizzazioni di persone con disabilità. La sua direzione è tenuta dai ministeri del Welfare e delle Politiche comunitarie. Certo bisogna contattare il ministero del Welfare per avere informazioni corrette e precise sulle iniziative che il nostro Paese intende attivare. Innanzitutto la visibilità della disabilità e delle associazioni di e per persone disabili e delle loro famiglie. La possibilità di diffondere informazioni ad ampio raggio su tutte le iniziative europee e nazionali. I destinatari delle politiche di informazione che scaturiranno nel 2003 sono, oltre alle organizzazioni che partecipano, i politici e i responsabili a livello europeo e nazionale, i media, le persone con disabilità ed il pubblico più vasto. Per quanto riguarda il sostegno economico, dobbiamo fare riferimento a quanto deciso dalla Commissione Ue: per l?Italia ha messo a disposizione 800mila euro e altrettanti ne deve mettere a disposizione il governo italiano. In totale 1 milione 600mila euro. Le indicazioni della Commissione Ue sono per il finanziamento di attività di informazione, diffusione e promozione; sono esclusi finanziamenti per strutture, servizi o altro. Il destinatario principale della celebrazione è la società che deve cambiare atteggiamento culturale verso le persone con disabilità. Per definire cifre in modo corretto bisogna contattare il ministero del Welfare poiché il bando di gara non è stato ancora pubblicato. «Nell?attesa della pubblicazione dei documenti riguardanti un programma di lavoro del governo italiano, bisogna pensare a progetti che coinvolgano partner istituzionali, associazioni anche non di persone disabili, televisioni e testate giornalistiche , sponsorizzazioni per eventuale non finanziamento. Posso affermare» sottolinea Luisella Fazzi, presidente del Consiglio nazionale per la disabilità, «che più il progetto coinvolge un gran numero di settori più sarà conforme a quanto chiede la Commissione Ue». Luisa Ancarani e Alberto Giordano Info: Minwelfare

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